DEFINIZIONE DI SPAZIO CONFINATO

Definizione di Spazio Confinato: per Spazio Confinato si intende un ambiente chiuso o parzialmente chiuso: 

• È un’area in cui può essere necessario accedere per lavori di manutenzione, nonché di installazione apparecchiature o ancora per attività come bonifiche ed ispezioni.
• Si parla di un Ambiente non progettato per essere occupato continuamente da lavoratori e che comunque possa contenere almeno una persona.
• Viene considerato uno spazio confinato, uno spazio dove ci sono limitazioni nonché impedimenti per l’ingresso e l’uscita, dove c’è una ventilazione naturale limitata o assente.
• Si Intende un ambiente dove possono accadere infortuni gravi o mortali a causa della presenza di sostanze pericolose, perché esiste la carenza di ossigeno oppure di altri rischi. 

Gli spazi confinati sono facilmente identificabili proprio per la presenza di aperture di dimensioni ridotte, come ad esempio:

• Serbatoi.
• Recipienti adibiti a reattori.
• Cisterne aperte o chiuse.
• Reti fognarie.
• Vasche.
• Camere di combustione all’interno di forni.
• Tubazioni.
• Ambienti con ventilazione insufficiente o assente. 

Qualificazione nel settore degli ambienti sospetti di inquinamento o confinati:

Qualsiasi attività lavorativa nel settore degli ambienti sospetti di inquinamento o confinati può essere svolta unicamente da imprese o comunque lavoratori autonomi qualificati, altrimenti sono previste sanzioni penali ed amministrative. Le imprese e i lavoratori autonomi possono eseguire lavori in spazi confinati, purché rispettino i seguenti requisiti:

a) applicazione delle vigenti disposizioni in materia di sicurezza sul lavoro, quali la valutazione dei rischi, la sorveglianza sanitaria ed anche le misure di gestione delle emergenze;
b) integrale e vincolante applicazione anche del comma 2 dell’articolo 21 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, nel caso di imprese familiari  e di lavoratori autonomi;
c) presenza di personale, all’interno dello spazio confinato, in percentuale non inferiore al 30 per cento della forza lavoro, con esperienza almeno triennale relativa a lavori in ambienti sospetti di inquinamento o confinati. Inoltre la percentuale sopra indicata deve essere assunta con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato ovvero anche con altre tipologie contrattuali o di appalto, a condizione, in questa seconda ipotesi, che i relativi contratti siano stati preventivamente certificati ai sensi del Titolo VIII, Capo I, del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276. Infine tale esperienza deve essere necessariamente in possesso dei lavoratori che svolgono le funzioni di preposto.